E' presente un ingresso, un living, una camera matrimoniale di colore grigio, una camera matrimoniale di colore rosso, un bagno con doccia, un posto auto coperto incluso (oltre ai parcheggi gratuiti nel piazzale esterno). Nel living c'è un divano, un frigorifero, un forno microonde, un piano cottura ad induzione ed un forno oltre al lavello cucina e la lavatrice. Videosorveglianza attiva esternamente, in prossimità degli ingressi. Nel suite apartment sono presenti le lenzuola, le federe, le coperte, gli asciugamani, i teli doccia, lo shampoo, il sapone e l'asciugacapelli. Nelle immediate vicinanze puoi trovare: a 600 mt McDonald's, a 50 mt Farmacia, a 50 mt Bar Tabaccheria, a 50 mt Gelateria, a 50 mt Parrucchiera, a 50 mt Estetista, a 50 mt Pizzeria, a 50 mt Banca e Bancomat, a 50 mt Servizi Internet, fotocopie, ricariche. Reggio Emilia, debutta la tassa di soggiorno per i turisti. 22/06/2022 Reggio Emilia, debutta la tassa di soggiorno per i turisti. Si prospetta un 2022 ricco di eventi per Reggio e che si spera possano rilanciare l’intero settore del turismo e dell’ospitalità che sta attraversando un momento molto difficile. Dall’1 febbraio 2022 anche a Reggio debutta la tassa di soggiorno. Le tariffe vanno da 3 euro al giorno a persona in un 5 stelle a 50 centesimi, l’importo minimo.

Il quartiere Tondo (al Tònd in dialetto reggiano) è la zona della città posta fra la linea ferroviaria Reggio-Ciano e la ferrovia 'convenzionale' Milano-Bologna. Situato sull'itinerario della vecchia strada statale 63, che collega Reggio al fiume Po, il luogo prende il nome da un'antica osteria chiamata proprio del 'Tondo'. La locanda era esistente sino agli anni '60 lungo via Fratelli Manfredi, quasi di fronte a via Spalato. Il toponimo del quartiere si riferisce al nome dell'osteria che deriva dal dialetto “tònd”, (tondo), che significa “piatto”. Tuttavia la vulgata popolare attribuisce il nome del quartiere ad un altro piatto, pieno però di zecchini d'oro, dato a metà dell'Ottocento all'ingegnere capo delle ferrovie da un proprietario di un terreno sul quale doveva passare la linea Milano-Bologna. Ciò sarebbe la ragione del “curvone” che ancora oggi contraddistingue il passaggio della ferrovia nella nostra città. La zona, nel medioevo, ospitava il monastero benedettino di San Prospero extra mœnia, ricordato già nel 993, cui erano annessi una torre, la chiesa e un ospedale. Il complesso, danneggiato e ristrutturato più volte a causa delle guerre.